Nuova Riveduta:

Marco 10:35

Risposta di Gesù alla domanda di Giacomo e di Giovanni
=Mt 20:20-28 (Lu 22:24-27; Gv 13:3-17)
Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a lui, dicendogli: «Maestro, desideriamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo».

C.E.I.:

Marco 10:35

E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo».

Nuova Diodati:

Marco 10:35

Allora Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendo: «Maestro, noi desideriamo che tu faccia per noi ciò che ti chiederemo».

Riveduta 2020:

Marco 10:35

La richiesta di Giacomo e di Giovanni
(Matteo 20:20-28; cfr. Luca 22:25, 26)
Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendogli: “Maestro, desideriamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo”.

La Parola è Vita:

Marco 10:35

Più tardi Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi un favore».

La Parola è Vita
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Riveduta:

Marco 10:35

E Giacomo e Giovanni, figliuoli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendogli: Maestro, desideriamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo.

Ricciotti:

Marco 10:35

I figli di Zebedeo
Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, gli s'accostaron e gli dissero: «Maestro, noi desideriamo che tu ci conceda quello che stiam per domandarti».

Tintori:

Marco 10:35

I figli di Zebedeo
E si avvicinano a lui Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, a dirgli: Maestro, vogliamo che ci conceda quanto ti domanderemo.

Martini:

Marco 10:35

E si accostarono a lui Giacomo, e Giovanni figliuoli di Zebedeo, dicendo: Maestro, vogliamo, che, qualunque cosa domanderemo, tu a noi la conceda.

Diodati:

Marco 10:35

E Giacomo, e Giovanni, figliuoli di Zebedeo si accostarono a lui, dicendo: Maestro, noi desideriamo che tu ci faccia ciò che chiederemo.

Commentario abbreviato:

Marco 10:35

32 Versetti 32-45

Il fatto che Cristo abbia portato avanti la sua impresa per la salvezza dell'umanità è stato, è e sarà la meraviglia di tutti i suoi discepoli. L'onore del mondo è una cosa scintillante, con la quale gli occhi degli stessi discepoli di Cristo sono stati spesso abbagliati. La nostra preoccupazione deve essere quella di avere la saggezza e la grazia di saper soffrire con Lui; e possiamo confidare che sia Lui a provvedere ai gradi della nostra gloria. Cristo mostra loro che il dominio era generalmente abusato nel mondo. Se Gesù volesse appagare tutti i nostri desideri, risulterebbe subito che desideriamo la fama o l'autorità, e non siamo disposti a gustare il suo calice o ad avere il suo battesimo; e spesso dovremmo essere rovinati dall'esaudire le nostre preghiere. Ma Lui ci ama e darà ai suoi solo ciò che è bene per loro.

Riferimenti incrociati:

Marco 10:35

Mar 1:19,20; 5:37; 9:2; 14:33
Mat 20:20-28
2Sa 14:4-11; 1Re 2:16,20

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